In questo articolo facciamo il punto sugli incentivi previsti dal nuovo piano transizione 5.0 che verrà finanziato con fondi derivanti dal PNRR e dal RepowerEU.
Allo stato attuale non esistono bozze ufficiali della nuova normativa ma dobbiamo rifarci a quelle che sono le varie dichiarazione del Ministro Urso per comprendere cosa si sta delineando all’orizzonte.
Incentivi Transizione 5.0: cosa aspettarsi
Qui in sintesi il quadro che emerge dalle ultime dichiarazioni fatte in varie sedi dal Ministro Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy):
RIPRISTINO DELLE ALIQUOTE PRECEDENTI
Il credito di imposta transizione 4.0 vedrà ripristinate con il 5.0 le aliquote precedenti ma saranno probabilmente richieste ulteriori prestazioni legate alla sostenibilità e alle fonti rinnovabili.
Questi incentivi ripristinati saranno inseriti nella legge di bilancio per il 2024 o in documenti collegati
RIFINANZIMENTO DELLA NUOVA SABATINI GREEN
Dalle ultime dichiarazioni emerge anche l’intenzione di rifinanziare la Nuova Sabatini Green
Le ultime dichiarazioni del Ministro sugli incentivi Transizione 5.0
Nel documento che sarà esaminato dal Parlamento sono, in particolare, previste quattro misure:
28/07/2023 Fonte COrcom
• il Piano Transizione 5.0, con una dotazione di 4 miliardi di euro, per sostenere le imprese negli investimenti necessari a realizzare progetti tesi al perseguimento di obiettivi di transizione ecologica e digitale;
• il supporto alla transizione ecologica del sistema produttivo e alle filiere strategiche per le net zero technologies, consistente concessione di incentivi alle imprese tramite strumenti di finanziamento esistenti sia per investimenti utili alla decarbonizzazione dei processi produttivi sia per il supporto alle filiere più strategiche per la produzione di tecnologie verdi;
• la Nuova Sabatini green, per sostenere le Pmi nell’acquisto di impianti e connesse tecnologie digitali che consentano la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili, nell’ambito di programmi di investimento per migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e/o dei processi produttivi;
• il credito d’imposta per l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, per sostenere le imprese nella realizzazione di investimenti in impianti – e connesse tecnologie digitali – per la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili, il quale potrebbe essere nel negoziato europeo assorbito all’interno di Transizione 5.0.
il ministro ha ricordato che, sul fronte degli investimenti per le imprese, saranno destinate risorse complessive per oltre 7,8 miliardi di cui 4 miliardi per il Piano Transizione 5.0; 1,5 miliardi per crediti di imposta per produzione di energia da fonti rinnovabili; 2 miliardi per contratti di sviluppo e misure per la sostenibilità ambientale; 320 milioni per la nuova legge Sabatini green.
01/08/2023 fonte ANSA
Poi spiega ed entra nel dettaglio: “puntiamo ad aumentare e rafforzare l’intensità delle agevolazioni previste dal nuovo Piano Transizione 5.0 dopo che questa intensità e portata è stata sostanzialmente dimezzata dalla Legge di Bilancio per il 2022”, l’ultima del governo Draghi.
19/07/2023 Fonte Innovation post
Sarà poi necessario l’ampliamento degli obiettivi del Piano, rispetto alle versioni degli anni precedenti, perché dovrà essere diretto alla duplice transizione, mettendo insieme quella digitale e quella green, “con un approccio di sistema”, spiega Urso, “in modo che il Piano possa incentivare contemporaneamente le due transizioni in atto e in prospettiva”.
L’aspettativa è che l’intervento finisca nella prossima legge di bilancio o in un provvedimento collegato.
Il Piano Transizione 5.0 manterrà la conformazione delle misure precedenti e aggiungerà nuovi incentivi, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione tecnologica. Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Stiamo lavorando a misure semplici, automatiche, non selettive, cioè senza differenziazioni per settore di attività economica, dimensione, forma giuridica, collocazione territoriale. Queste sono le caratteristiche che finora hanno garantito il successo del Piano e che noi vogliamo rafforzare”. Tre gli aspetti principali del nuovo Piano:
23/7/2023 Fonte il ildenaro.it
• intensità delle misure di sostegno;
• ampliamento degli obiettivi;
• certezza delle agevolazioni.
Cos’è la transizione 5.0
Per comprendere meglio dove saranno indirizzati gli incentivi e a quali tipi di vincoli potrebbero essere sottoposti e opportuno capire meglio cosa significa transizione 5.0.
Stiamo parlando della nuova fase evolutiva dell’industria, successiva al 4.0 e basata su tre pilastri:
- umano-centrismo
- resilienza
- sostenibilità
Si tratta di una visione che mette al centro le persone e il loro benessere, che mira a rendere le imprese più adattabili e resilienti di fronte ai cambiamenti e alle crisi, e che promuove la tutela dell’ambiente e la riduzione delle emissioni di CO2.
La transizione 5.0 nasce dall’unione di due importanti aree di cambiamento:
- la transizione digitale
- e la transizione ecologica.
La prima riguarda l’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, il cloud computing, l’internet delle cose, la robotica, la blockchain, che consentono di migliorare l’efficienza, la qualità e la competitività dei processi produttivi.
La seconda riguarda il passaggio da un modello di sviluppo lineare e basato sui combustibili fossili a uno circolare e basato sulle fonti rinnovabili, che valorizza il riciclo, il riuso e la rigenerazione delle risorse.
La transizione 5.0 rappresenta quindi una grande opportunità per le imprese italiane, che possono innovare i loro prodotti e servizi, rendendoli più personalizzati, sicuri, accessibili e sostenibili.
Al tempo stesso, rappresenta una grande sfida, che richiede investimenti significativi, competenze adeguate e una visione strategica.
Quali sono le sfide della transizione 5.0?
Per affrontare la transizione 5.0, le imprese devono essere in grado di:
- Responsabilizzare le catene di fornitura e l’ecosistema produttivo, garantendo trasparenza, qualità e tracciabilità dei prodotti e dei materiali.
- Adottare un approccio di economia rigenerativa e circolare “by design”, progettando i prodotti in modo da minimizzare gli impatti ambientali e sociali lungo tutto il loro ciclo di vita.
- Aumentare l’autosufficienza, l’adattabilità e la riduzione della fragilità, implementando soluzioni energetiche distribuite e intelligenti, che consentano di gestire in modo ottimale la domanda e l’offerta di energia.
- Digitalizzare con uno scopo, al fine di vivere in armonia con i limiti del pianeta, utilizzando le tecnologie digitali per ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, monitorare gli impatti e coinvolgere i clienti.
- Misurare tutto ciò che conta: metriche rigenerative e quadro normativo, adottando indicatori che valutino non solo la performance economica ma anche quella ambientale e sociale delle imprese.
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Consulente specializzato in agevolazioni ed incentivi per le aziende
Mi sono laureato in Economia Aziendale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e sono da sempre appassionato di innovazione e tecnologia.
Mi dedico al supporto delle aziende che grazie all’innovazione vogliono crescere e svilupparsi.
Lo faccio con approccio multidisciplinare grazie ad gruppo di professionisti di specializzati nei singoli ambiti della finanza agevolata e della consulenza.
Sono autore di vari articoli specialistici e speaker in seminari e convegni di settore.
Ho scritto il libro “Come far crescere la tua azienda con agevolazioni ed incentivi”
Scheda di riepilogo sintetica senza carattere di ufficialità ed esaustività con obiettivo di informazione generale. Per approfondimenti occorre fare esclusivo riferimento al bando e alla normativa ufficiale.