Transizione Ecologica e Digitale

Questo bando di SIMEST intende agevolare la realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la
transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’Impresa, a beneficio della competitività sui mercati internazionali.

BENEFICIARI

tutte le imprese di qualsiasi dimensione

Imprese con un Fatturato export pari ad almeno il 10% dell’ultimo Bilancio;

oppure, in alternativa

PMI produttive ,con un Fatturato export pari ad almeno il 3% dell’ultimo Bilancio, e far parte di una filiera produttiva di almeno 3 imprese clienti (con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della Domanda);

AGEVOLAZIONE

Finanziamento a tasso agevolato 

pari al 10% del tasso di riferimento UE (Tasso applicato del 0,511% al 30/4/2024) oppure (ii) 50% (cinquanta) e (iii) 80% (ottanta) definito in fase di presentazione della domanda.

Importo minimo di euro 10.000

importo massimo dell’Intervento Agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:

  • il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
  • o gli importi indicati nella tabella di seguito:
    • Micro Impresa € 500.000
    • PMI e PMI innovative € 2.500.000
    • Altre imprese € 5.000.000

La durata complessiva del Finanziamento è di 6 (sei) anni a decorrere dalla data di Stipula del Contratto, di cui:

  • Periodo di Preammortamento: 2 (due) anni
  • Periodo di Rimborso: 4 (quattro) anni

Le garanzie richieste sono determinate in funzione della classe di Scoring dell’Impresa (senza garanzia per lo scoring 1 e 2)

Erogazione in 3 tranche (25% anticipo – 25% acconto – Saldo)

Contributo a fondo perduto 

del 10% entro un massimo di 100.000 euro per:

  • PMI (anche Micro Impresa), con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 (sei) mesi;
  • PMI (anche Micro Impresa), in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);
  • PMI (anche Micro Impresa), giovanile (i.e. impresa costituita al 60% (sessanta) da giovani tra i 18 (diciotto) e i 35 (trentacinque) anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% (sessanta) giovani tra i 18 (diciotto) e i 35 (trentacinque) anni);
  • PMI (anche Micro Impresa), femminile (i.e. impresa costituita al 60% (sessanta) da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% (sessanta) da donne);
  • PMI (anche Micro Impresa), con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% (venti) sul fatturato totale;
  • PMI (anche Micro Impresa), innovativa (i.e. impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);
  • Impresa anche non PMI o Micro Impresa, in possesso di certificazioni
    • ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima Erogazione può fornire evidenza di:
      • aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG7;
      • adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della Domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
      • processo di implementazione della suddetta Policy;
      • piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
      • strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy
  • imprese (anche non PMI o Micro Impresa), con Interessi diretti nei Balcani Occidentali;
  • imprese (anche non PMI o Micro Impresa), con unità locale o sede operativa localizzata nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificativi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’Allegato I del DL 61/2023

INTERVENTI AMMISSIBILI

Ferme restando le ipotesi particolari in seguito previste, l’Impresa richiedente l’Intervento deve destinare almeno il 50% dell’importo deliberato a investimenti digitali e/o ecologici, e la restante parte, fino al 50%, può essere destinata a ulteriori investimenti volti al rafforzamento patrimoniale (“Ulteriori Investimenti”).

Fermo restando quanto sopra, la quota destinata a Ulteriori Investimenti è elevata fino a:

a. 70% dell’importo deliberato a condizione che l’Impresa fornisca evidenza, in fase di rendicontazione, di:
i. un incremento dei costi energetici pari ad almeno il 100%, come risultante dal confronto dei Bilanci relativi agli ultimi due esercizi precedenti alla presentazione della domanda;
ii. un Fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della Domanda.

b. 80% dell’importo deliberato per le Imprese con Interessi nei Balcani Occidentali;

c. 90% dell’importo deliberato per le Imprese con unità locali o sedi operative localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’Allegato I del DL 61/2023.

SPESE AMMISSIBILI

In linea con le Finalità le spese ammissibili e finanziabili sono rispettivamente:

  1. spese per la Transizione Digitale, anche in Italia:
    a. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
    b. realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;
    c. investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;
    d. consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager);
    e. disaster recovery e business continuity;
    f. blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali);
    g. spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine);
  2. spese per Transizione Ecologica:
    a. spese per investimenti per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.);
    b. spese per ottenimento e mantenimento delle certificazioni ambientali connesse gli investimenti oggetto del finanziamento;
  3. spese per investimenti volti a rafforzare la propria solidità patrimoniale, anche in Italia, ammissibili nei limiti percentuali di cui al paragrafo 2.1 della circolare. Tali investimenti dovranno risultare nell’attivo patrimoniale;
  4. spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale;
  5. spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato e comunque non superiore a € 100.000.

Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel Periodo di Realizzazione.

SCADENZA

Apertura sportello: 27 luglio 2023 e fino ad esaurimento fondi.

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Scheda di riepilogo sintetica senza carattere di ufficialità ed esaustività con obiettivo di informazione generale. Per approfondimenti occorre fare esclusivo riferimento al bando e alla normativa ufficiale.