L’export rappresenta un’opportunità cruciale per le piccole e medie imprese italiane che desiderano crescere in un mercato sempre più globalizzato. Questa guida offre un percorso strategico a misura di PMI per affrontare con successo l’esportazione, superando le sfide burocratiche e culturali dei mercati esteri ed utilizzando gli incentivi disponibili sul territorio.

- I vantaggi di vendere all’estero
- Valutazione della prontezza a vendere all’estero
- Valutazione della prontezza ad esportare
- Ricerca e selezione dei mercati ideali per vendere all’estero
- Ricerca e selezione dei mercati ideali per l’export
- Sviluppo di una strategia efficace per vendere all’estero
- Adattamento dell’offerta per vendere all’estero con successo
- Risorse finanziarie e accesso al credito per l’export
- Logistica e dogane: aspetti cruciali per esportare
- E-commerce: la frontiera digitale dell’export
- Tutela della proprietà intellettuale quando si vende all’estero
- Marketing e comunicazione per vendere all’estero con efficacia
- Supporto istituzionale e associativo sul territorio per esportare
- Sviluppo delle competenze necessarie per vendere all’estero
- Primi passi concreti: un piano d’azione per vendere all’estero
- Vendere all’estero come percorso strategico di crescita
- Risorse utili
I vantaggi di vendere all’estero
I vantaggi dell’export
Esportare rappresenta oggi una necessità strategica e non più solo un’opzione per le PMI italiane che ambiscono a crescere in modo sostenibile. Nel mondo dell’export, i mercati internazionali offrono opportunità straordinarie per diversificare i rischi, aumentare il fatturato e valorizzare l’eccellenza del Made in Italy.
I principali vantaggi dell’export includono:
- Diversificazione del rischio commerciale e riduzione della dipendenza dal mercato domestico
- Accesso a nuovi segmenti di clientela con maggiore potere d’acquisto
- Estensione del ciclo di vita dei prodotti
- Economie di scala nella produzione e approvvigionamento
- Aumento della competitività e stimolo all’innovazione
- Valorizzazione del brand e dell’identità aziendale
- Maggiore resilienza durante i periodi di contrazione economica
Questa guida si propone di accompagnare le PMI italiane nel percorso verso la conquista dei mercati esteri, delineando strategie efficaci per esportare e superare le sfide che questo ambizioso obiettivo comporta.egie efficaci per vendere all’estero e superare le sfide che questo ambizioso obiettivo comporta.
Valutazione della prontezza a vendere all’estero
Valutazione della prontezza ad esportare
Prima di intraprendere qualsiasi iniziativa concreta nel mondo dell’export, è essenziale condurre un’autoanalisi della propria organizzazione. Non tutte le aziende sono immediatamente pronte ad affrontare le complessità dei mercati internazionali, e ignorare questa verità può portare a costosi insuccessi.
Elementi da valutare per determinare la vostra prontezza all’export:
- Solidità finanziaria e disponibilità di risorse da investire
- Capacità produttiva e scalabilità dei processi
- Competitività del prodotto rispetto agli standard internazionali
- Competenze linguistiche e interculturali del team
- Esperienza pregressa in progetti internazionali
- Proteggibilità della proprietà intellettuale
- Adattabilità del prodotto/servizio alle esigenze di mercati diversi
- Motivazione e commitment del management verso l’internazionalizzazione

Solo una valutazione realistica delle vostre capacità vi permetterà di pianificare un percorso di internazionalizzazione sostenibile e di successo.
Ricerca e selezione dei mercati ideali per vendere all’estero
Ricerca e selezione dei mercati ideali per l’export
La scelta dei mercati in cui iniziare ad esportare rappresenta una delle decisioni più critiche dell’intero processo di internazionalizzazione. Un errore comune è quello di selezionare i paesi basandosi unicamente sulla loro vicinanza geografica o su esperienze aneddotiche, senza condurre un’analisi approfondita.
Criteri fondamentali per la selezione dei mercati target:
- Dimensione attuale e potenziale del mercato per il vostro settore
- Tasso di crescita economica e stabilità macroeconomica
- Barriere tariffarie (dazi) e non tariffarie (standard, certificazioni)
- Intensità e tipologia della concorrenza locale e internazionale
- Affinità culturale e facilità di fare business
- Protezione della proprietà intellettuale e sistema legale
- Infrastrutture logistiche e distribuzione
- Ricettività verso i prodotti italiani e il Made in Italy
- Relazioni diplomatiche e commerciali tra Italia e paese target
- Rischi politici, valutari e di credito
Una metodologia efficace prevede un approccio a imbuto: partire da una lista ampia di potenziali mercati per poi restringere progressivamente il campo in base a criteri specifici e rilevanti per il vostro business.

Una metodologia efficace prevede un approccio a imbuto: partire da una lista ampia di potenziali mercati per poi restringere progressivamente il campo in base a criteri sempre più specifici e rilevanti per il vostro business.
Sviluppo di una strategia efficace per vendere all’estero
Una volta identificati i mercati più promettenti, è necessario elaborare una strategia personalizzata per ciascuno di essi. L’export non è un’attività uniforme, ma richiede approcci differenziati in funzione delle caratteristiche specifiche di ogni mercato.
Principali modalità per vendere all’estero:

- Esportazione diretta: vendita diretta ai clienti finali esteri
- Maggiore controllo sul processo e sui margini
- Rapporto diretto con il cliente
- Necessità di competenze interne specializzate
- Investimenti iniziali significativi
- Esportazione indiretta: attraverso intermediari
- Agenti: rappresentano l’azienda ma non acquistano la merce
- Distributori: acquistano e rivendono i prodotti
- Trading companies: operatori specializzati nell’export
- Minori investimenti iniziali
- Riduzione dei margini e minor controllo sul cliente finale
- E-commerce e marketplace internazionali:
- Piattaforme B2C (Amazon, eBay, Etsy, ecc.)
- Marketplace B2B (Alibaba, Europages, ecc.)
- E-commerce proprietario con versioni internazionali
- Riduzione delle barriere all’ingresso
- Necessità di competenze digitali specifiche
- Partnership strategiche e joint venture:
- Collaborazione con operatori locali già affermati
- Condivisione di rischi, costi e competenze
- Accesso facilitato a reti di distribuzione esistenti
- Maggiore complessità gestionale e contrattuale
La strategia ottimale spesso combina diversi approcci, evolvendo nel tempo man mano che aumenta la vostra esperienza e presenza sul mercato target.
Adattamento dell’offerta per vendere all’estero con successo
Un errore frequente commesso da molte PMI alle prime esperienze è pensare che i prodotti o servizi che hanno avuto successo in Italia possano essere esportati senza modifiche sostanziali. La realtà è che l’export richiede quasi sempre un processo di adattamento dell’offerta.
Aree di adattamento da considerare:
Caratteristiche tecniche del prodotto:
- Conformità a normative e standard locali
- Adattamenti funzionali (es. voltaggio, unità di misura)
- Modifiche climatiche e ambientali
- Requisiti di sicurezza specifici
Elementi estetici e culturali:
- Design e colori in linea con le preferenze locali
- Considerazione di tabù e sensibilità culturali
- Adattamento alle abitudini d’uso e consumo
Packaging e presentazione:
- Traduzione ed adattamento di etichette e istruzioni
- Formato e dimensioni delle confezioni
- Materiali conformi alle normative ambientali locali
- QR code o contenuti digitali localizzati
Politica di prezzo:
- Analisi dei costi addizionali (trasporto, dazi, certificazioni)
- Posizionamento rispetto ai concorrenti locali
- Strategie di penetrazione vs. premium pricing
- Adattamento ai metodi di pagamento preferiti localmente
Servizio post-vendita:
- Assistenza tecnica locale
- Gestione dei resi e delle garanzie
- Supporto clienti nella lingua locale
- Tempi di risposta adeguati al fuso orario
L’equilibrio tra standardizzazione e adattamento rappresenta una delle sfide più delicate per chi vuole esportare: mantenere l’identità del brand e le economie di scala nella produzione, adattandosi al contempo alle esigenze specifiche di ciascun mercato.
Risorse finanziarie e accesso al credito per l’export
L’export richiede investimenti significativi, spesso con ritorni differiti nel tempo. Le risorse finanziarie rappresentano quindi un fattore critico di successo per qualsiasi strategia di internazionalizzazione a misura di PMI.
Strumenti finanziari per supportare l’export:
- Strumenti SACE:
- Assicurazione del credito all’esportazione
- Garanzie finanziarie
- Protezione dagli investimenti esteri
- Factoring pro soluto per crediti esteri
- Contributi pubblici:
- Bandi regionali per l’internazionalizzazione
- Fondi europei
- Voucher per l’internazionalizzazione
- Strumenti bancari specializzati:
- Anticipo export
- Crediti documentari e lettere di credito
- Garanzie internazionali
- Finanziamenti strutturati per l’export
- Gestione del rischio di cambio:
- Forward
- Opzioni valutarie
- Conti in valuta estera
La pianificazione finanziaria accurata e la conoscenza approfondita degli strumenti disponibili rappresentano elementi imprescindibili per chi ambisce a vendere all’estero con successo e sostenibilità nel lungo periodo.
Logistica e dogane: aspetti cruciali per esportare
Quando si decide di entrare nel mondo dell’export, la gestione efficiente della logistica e delle procedure doganali diventa un fattore determinante per la competitività delle PMI.
Elementi chiave della logistica internazionale:
Incoterms (termini di resa internazionali):
- EXW (Ex Works): minima responsabilità per il venditore
- FOB (Free On Board): responsabilità fino al carico sulla nave
- CIF (Cost, Insurance and Freight): include costi di trasporto e assicurazione
- DDP (Delivered Duty Paid): massima responsabilità per il venditore
- Implicazioni su costi, rischi e responsabilità
Documentazione per l’export:
- Fattura commerciale e proforma
- Packing list
- Certificato d’origine
- EUR1 o dichiarazione in fattura
- Certificati sanitari o fitosanitari
- Dichiarazione di conformità e marcatura CE
- ATA Carnet per esportazioni temporanee
Procedure doganali:
- Classificazione doganale dei prodotti (codici HS)
- Calcolo di dazi e IVA
- Regole di origine preferenziale e non preferenziale
- Procedure di sdoganamento
- Software e piattaforme digitali doganali
Partner logistici per l’espansione nei mercati internazionali:
- Spedizionieri internazionali
- Doganalisti
- Operatori logistici integrati
- Criteri di selezione e valutazione
Gestione del magazzino e distribuzione:
- Hub logistici internazionali
- Strategie di stoccaggio locale vs. centralizzato
- Sistemi di tracciamento e monitoraggio
- Gestione dei resi internazionali
Le aziende che riescono a perfezionare questi processi trasformano la logistica da costo necessario a vantaggio competitivo nell’export.
E-commerce: la frontiera digitale dell’export
Il commercio elettronico ha rivoluzionato le modalità con cui le PMI italiane possono raggiungere i mercati internazionali, abbattendo barriere geografiche e riducendo significativamente i costi di ingresso. La vendita online rappresenta oggi un’opportunità imprescindibile per le PMI che desiderano esportare oltre i confini nazionali.
Opportunità dell’e-commerce per la vendita internazionale:
- Democratizzazione dell’export:
- Riduzione delle barriere all’ingresso per le piccole imprese
- Possibilità di testare nuovi mercati con investimenti limitati
- Accesso diretto ai consumatori finali senza intermediari
- Superamento delle limitazioni della distribuzione fisica
- Mercati su cui puntare per lo shopping online:
- All’interno dell’Unione Europea: mercato europeo accessibile con minori barriere normative
- Nord America: elevata propensione all’acquisto online di prodotti italiani
- Asia Pacifica: mercati in rapida crescita con forte interesse per il Made in Italy
- Medio Oriente: segmenti premium con alta capacità di spesa
- Mercati emergenti: opportunità di early mover per le PMI più innovative
- Modelli di e-commerce per vendere prodotti italiani all’estero:
- E-commerce proprietario multilingua: massimo controllo ma maggiori investimenti
- Marketplace generalisti (Amazon, eBay): ampia audience ma alta competizione
- Marketplace specializzati (Farfetch, Wayfair): target più profilato e posizionamento premium
- Piattaforme B2B (Alibaba, Europages): per la vendita all’ingrosso e semi-ingrosso
- Social commerce (Instagram, Facebook): integrazione tra marketing e vendita diretta
- Requisiti tecnici e operativi per la vendita online all’estero:
- Localizzazione completa delle piattaforme (non solo traduzione)
- Sistemi di pagamento internazionali e multi-valuta
- Calcolo automatico di dazi e imposte per evitare sorprese al cliente
- Ottimizzazione per dispositivi mobili (fondamentale in molti mercati)
- Hosting distribuito geograficamente per performance ottimali
- Sfide specifiche dell’e-commerce internazionale:
- Gestione della logistica cross-border (ultimo miglio)
- Conformità alle normative sulla protezione dei dati (GDPR e equivalenti)
- Adattamento ai diversi comportamenti di acquisto digitale
- Servizio di customer care multilingua e multi-timezone
- Gestione dei resi internazionali e post vendita
- Marketing digitale per vendere all’estero:
- SEO internazionale e localizzato per ogni mercato target
- SEM e digital advertising geolocalizzato
- Content marketing adattato alle preferenze culturali locali
- Email marketing personalizzato per diversi segmenti geografici
- Influencer marketing con creator locali per aumentare la credibilità
- Aspetti legali e fiscali della vendita online all’estero:
- Registrazione IVA nei paesi di destinazione (specialmente all’interno dell’Unione Europea)
- Conformità alle normative sulla vendita a distanza
- Gestione delle dispute transfrontaliere
- Tutela dei marchi e della proprietà intellettuale online
- Termini e condizioni specifici per ogni mercato
Le aziende italiane che hanno abbracciato l’e-commerce come canale strategico per la vendita all’estero hanno potuto non solo diversificare il proprio business, ma anche raccogliere preziosi insight sui consumatori internazionali. Questi dati permettono di affinare continuamente l’offerta e le strategie di marketing per vendere all’estero in modo sempre più efficace. Per molte PMI, il percorso di internazionalizzazione digitale inizia spesso con test su mercati culturalmente più vicini (come il mercato europeo) per poi espandersi progressivamente verso mercati più complessi ma potenzialmente più remunerativi.
La chiave del successo nella vendita di prodotti attraverso l’e-commerce internazionale risiede nell’equilibrio tra standardizzazione dei processi e personalizzazione dell’esperienza cliente, mantenendo al contempo un servizio post vendita eccellente che rispetti le aspettative specifiche di ciascun mercato.
Tutela della proprietà intellettuale quando si vende all’estero
La protezione degli asset intangibili rappresenta una priorità assoluta per chi decide di vendere all’estero, soprattutto considerando il prestigio di cui gode il Made in Italy e il conseguente rischio di contraffazione.
Strategie di protezione per vendere all’estero in sicurezza:
- Registrazione internazionale di marchi:
- Sistema Madrid per la registrazione in più paesi
- European Union Trade Mark (EUTM) per l’Unione Europea
- Registrazioni nazionali nei paesi prioritari
- Principio di territorialità e first-to-file
- Protezione dei brevetti:
- Patent Cooperation Treaty (PCT)
- Brevetto Unitario Europeo
- Strategie di deposito selettivo nei mercati chiave
- Patent box e vantaggi fiscali
- Tutela del design:
- Registrazione internazionale dei modelli per garantire la protezione dei prodotti all’estero.
- Design comunitario registrato e non registrato
- Protezione del copyright per opere creative
- Misure preventive:
- Due diligence IP prima dell’ingresso in nuovi mercati
- Accordi di riservatezza (NDA) con partner e fornitori
- Clausole contrattuali specifiche per distributori e agenti
- Registrazione presso le dogane per bloccare merci contraffatte
- Monitoraggio e enforcement:
- Strumenti di sorveglianza online e offline
- Collaborazione con studi legali locali
- Strategie di cease and desist vs. azioni legali
- Bilancio costi/benefici delle azioni di enforcement
Non sottovalutate l’importanza del monitoraggio costante: vendere all’estero significa anche vigilare attivamente sui mercati per identificare tempestivamente eventuali violazioni e predisporre strategie di enforcement adeguate.
Marketing e comunicazione per vendere all’estero con efficacia
Vendere all’estero richiede un ripensamento profondo delle strategie di marketing e comunicazione. L’approccio che ha funzionato sul mercato domestico raramente può essere trasferito senza adattamenti significativi.
Elementi chiave del marketing internazionale:
- Adattamento culturale della comunicazione:
- Analisi delle differenze culturali (modello di Hofstede)
- Adattamento di messaggi, immagini e simboli
- Considerazione di tabù e sensibilità locali
- Uso appropriato dell’umorismo e riferimenti culturali
- Localizzazione digitale:
- Sito web multilingua ottimizzato per i motori di ricerca locali
- Adattamento agli standard UX/UI locali
- Integrazione con metodi di pagamento preferiti
- Hosting locale per migliorare performance e SEO
- Social media internazionali:
- Piattaforme dominanti nei diversi mercati
- Content strategy localizzata
- Timing dei post in base ai fusi orari
- Gestione multilingua della community
- Storytelling del Made in Italy:
- Valorizzazione dell’heritage e artigianalità italiana
- Adattamento della narrazione alle percezioni locali
- Utilizzo di ambassador e influencer locali
- Bilanciamento tra italianità e rilevanza locale
- Strumenti promozionali:
- Partecipazione a fiere internazionali di settore
- Press tour per giornalisti esteri
- Showroom temporanei e pop-up store
- Co-marketing con brand locali complementari
- Campagne digital advertising geolocalizzate
La chiave del successo sta nel bilanciamento tra coerenza globale del brand e personalizzazione locale della comunicazione, un equilibrio non semplice ma necessario per vendere all’estero efficacemente.
Supporto istituzionale e associativo sul territorio per esportare
L’export può sembrare una sfida insormontabile per una PMI con risorse limitate, ma il sistema Italia offre numerosi strumenti di supporto territoriale che sarebbe miope non sfruttare.
Rete di assistenza per l’internazionalizzazione:
- ICE-Agenzia per la promozione all’estero:
- Servizi di informazione sui mercati esteri
- Ricerca partner e opportunità d’affari
- Organizzazione di missioni commerciali
- Partecipazione collettiva a fiere internazionali
- Formazione e orientamento all’export
- Camere di Commercio italiane all’estero:
- Network di 79 camere in 55 paesi
- Conoscenza approfondita del mercato locale
- Servizi di business matching
- Assistenza operativa in loco
- Studi di mercato settoriali
- Rappresentanze diplomatiche:
- Uffici commerciali delle ambasciate
- Consolati italiani all’estero
- Diplomazia economica e relazioni istituzionali
- Desk di assistenza alle imprese
- Sistema associativo:
- Associazioni di categoria settoriali
- Consorzi export
- Distretti produttivi e tecnologici
- Reti d’impresa per l’internazionalizzazione
- Condivisione di costi e competenze
- Regioni e sistema camerale:
- Sportelli per l’internazionalizzazione
- Bandi e misure di sostegno
- Progetti di promozione territoriale
- Servizi di accompagnamento sui mercati
Per vendere all’estero con successo è importante costruire relazioni solide con questi attori, partecipando attivamente alle iniziative proposte e contribuendo alla creazione di sinergie di sistema.
Sviluppo delle competenze necessarie per vendere all’estero
Vendere all’estero richiede un set di competenze specifiche che raramente sono già presenti all’interno di una PMI focalizzata sul mercato domestico.
Competenze chiave per l’internazionalizzazione:
- Competenze linguistiche e interculturali:
- Padronanza dell’inglese business e altre lingue rilevanti
- Intelligenza culturale e adattabilità
- Sensibilità alle differenze negli stili comunicativi
- Etichetta degli affari nei diversi contesti culturali
- Conoscenze tecniche di international business:
- Contrattualistica internazionale
- Pagamenti internazionali e trade finance
- Fiscalità internazionale e transfer pricing
- Normative doganali e commercio estero
- Capacità negoziali internazionali:
- Strategie negoziali adattate alle culture
- Gestione delle differenze negli stili decisionali
- Costruzione di relazioni di lungo termine
- Risoluzione di conflitti in contesti multiculturali
- Competenze digitali per l’export:
- E-commerce internazionale
- Digital marketing multilingua
- Analytics e interpretazione dei dati
- Gestione remota delle relazioni commerciali
- Modalità di acquisizione delle competenze:
- Corsi di formazione specializzati (ICE, Camere di Commercio)
- Affiancamento di consulenti esperti (TEM – Temporary Export Manager)
- Learning by doing e apprendimento sul campo
- Partecipazione a programmi europei di scambio
- Inserimento di risorse con esperienza internazionale
L’investimento nella formazione del personale dovrebbe essere considerato parte integrante di qualsiasi strategia di internazionalizzazione, un costo necessario che genererà ritorni significativi nel medio-lungo periodo.
Primi passi concreti: un piano d’azione per vendere all’estero
Vendere all’estero è un obiettivo ambizioso che richiede un approccio metodico e graduale. Per trasformare l’aspirazione in realtà, è essenziale elaborare un piano d’azione concreto.
Roadmap per l’internazionalizzazione:
- Fase 1: Preparazione (1-3 mesi)
- Costituire un team dedicato all’export
- Effettuare un export check-up aziendale
- Definire obiettivi SMART per l’internazionalizzazione
- Elaborare un budget specifico per l’export
- Acquisire le competenze di base necessarie
- Fase 2: Ricerca e pianificazione (2-4 mesi)
- Selezionare 2-3 mercati prioritari
- Condurre analisi approfondite dei mercati target
- Identificare i canali distributivi ottimali
- Adattare prodotti e materiali di comunicazione
- Stabilire una strategia di prezzo internazionale
- Fase 3: Approccio iniziale (3-6 mesi)
- Partecipare a una fiera internazionale di settore
- Realizzare una missione commerciale nei mercati target
- Contattare i primi potenziali clienti/partner
- Creare versioni localizzate del sito web e materiali
- Testare l’offerta con un progetto pilota limitato
- Fase 4: Consolidamento (6-12 mesi)
- Formalizzare accordi con partner/distributori selezionati
- Implementare processi operativi dedicati all’export
- Sviluppare piani di marketing specifici per ogni mercato
- Monitorare risultati e feedback dai mercati
- Adeguare strategie in base alle prime esperienze
- Fase 5: Espansione (12+ mesi)
- Ampliare la gamma di prodotti/servizi offerti all’estero
- Considerare forme di presenza diretta sui mercati chiave
- Esplorare mercati secondari
- Integrare le attività estere nella strategia globale
- Implementare sistemi di CRM internazionali
L’approccio consigliato è “think global, act local”: una visione strategica internazionale accompagnata da un’implementazione attenta alle specificità di ciascun mercato.
Vendere all’estero come percorso strategico di crescita
Vendere all’estero non rappresenta semplicemente un’opportunità di incremento del fatturato nel breve termine, ma una scelta strategica fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle PMI italiane.
Benefici di lungo periodo dell’internazionalizzazione:
- Diversificazione del rischio e resilienza aziendale
- Stimolo all’innovazione e al miglioramento continuo
- Economia di scala e ottimizzazione dei processi
- Valorizzazione del brand e del capitale reputazionale
- Attrazione e fidelizzazione di talenti qualificati
- Accesso a conoscenze e best practice internazionali
- Crescita culturale dell’organizzazione
- Aumento del valore complessivo dell’azienda
Il percorso di internazionalizzazione richiede visione, pianificazione accurata e persistenza, ma rappresenta un investimento con ritorni potenziali straordinari. L’eccellenza del Made in Italy continua a rappresentare un vantaggio competitivo sui mercati globali: valorizzarlo attraverso strategie di export ben strutturate è la chiave per trasformare questa potenzialità in successo concreto.
Il viaggio nel mondo dell’export può sembrare complesso e irto di sfide, ma con la giusta preparazione, determinazione e supporto territoriale, è alla portata di ogni PMI italiana che creda nella qualità della propria offerta e nella propria capacità di conquistare i mercati internazionali.
Risorse utili
PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Consulente specializzato in agevolazioni ed incentivi per le aziende
Mi sono laureato in Economia Aziendale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e sono da sempre appassionato di innovazione e tecnologia.
Mi dedico al supporto delle aziende che grazie all’innovazione vogliono crescere e svilupparsi.
Lo faccio con approccio multidisciplinare grazie ad gruppo di professionisti di specializzati nei singoli ambiti della finanza agevolata e della consulenza.
Sono autore di vari articoli specialistici e speaker in seminari e convegni di settore.
Ho scritto il libro “Come far crescere la tua azienda con agevolazioni ed incentivi”
Scheda di riepilogo sintetica senza carattere di ufficialità ed esaustività con obiettivo di informazione generale. Per approfondimenti occorre fare esclusivo riferimento al bando e alla normativa ufficiale.