Il principio DNSH (Do No Significant Harm) prevede che gli interventi previsti dal PNRR (quindi anche gli incentivi e le agevolazioni) non arrechino danno significativo all’ambiente.
Cos’è il principio DNSH?
Il principio DNSH è un criterio fondamentale per accedere ai finanziamenti del PNRR che che mette a disposizione 209 miliardi di euro per sostenere la ripresa economica e sociale dell’Italia dopo la pandemia.
Il principio DNSH prevede che gli interventi previsti dai Piani nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) non arrechino nessun danno significativo all’ambiente, in coerenza con il Green Deal europeo e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Inoltre, i piani devono includere misure che concorrano per il 37% delle risorse alla transizione ecologica e per il 20% alla transizione digitale.
Il principio DNSH si basa sulla Tassonomia per la finanza sostenibile, un sistema di classificazione delle attività economiche in base al loro impatto ambientale, adottato dall’Unione Europea per promuovere gli investimenti verdi e sostenibili. La Tassonomia individua sei obiettivi ambientali da rispettare:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici
Un’attività economica non deve portare a significative emissioni di gas serra (GHG). - Adattamento ai cambiamenti climatici
Un’attività economica non deve determinare un maggiore impatto negativo al clima attuale e futuro, sull’attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni. - Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
Un’attività economica non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) e determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico. - Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti
Un’attività economica non deve portare a significative inefficienze nell’utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine. - Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo
Un’attività economica non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo. - Protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi
Un’attività economica non deve essere dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l’Unione.
Per ogni obiettivo ambientale, la Tassonomia stabilisce dei criteri tecnici per valutare se le diverse attività economiche contribuiscano in modo sostanziale alla sua realizzazione o causino danni significativi ad uno degli altri obiettivi. Questi criteri sono riportati in uno specifico allegato tecnico della Tassonomia, che si basa sul sistema europeo di classificazione delle attività economiche (NACE).
Perché è importante il principio DNSH?
Il principio DNSH è importante perché garantisce che i progetti finanziati dal PNRR siano in linea con la visione strategica dell’Unione Europea, che punta a una crescita economica inclusiva, resiliente e sostenibile, nel rispetto dell’Accordo di Parigi sul clima e dei diritti umani. Il principio DNSH favorisce quindi la transizione verso un modello di sviluppo a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’uso delle risorse e circolare, che preservi la biodiversità e la salute degli eco-sistemi.
Il principio DNSH è un principio introdotto a livello comunitario ed esplicitato dal Regolamento sulla Tassonomia. Ancorché inizialmente rivolto alle attività economiche, sarà introdotto in maniera trasversale anche su altri progetti, quali ad esempio quelli afferenti al prossimo ciclo dei Fondi Strutturali.
Come consultare la guida operativa DNSH?
Per verificare la conformità dei propri interventi al principio DNSH, le amministrazioni pubbliche e i soggetti attuatori possono consultare la guida operativa DNSH, pubblicata dalla Ragioneria generale dello Stato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
La guida operativa DNSH fornisce un supporto e un orientamento sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto dei requisiti DNSH.
La guida operativa DNSH è stata pubblicata in una prima versione a dicembre 2021 e in una versione aggiornata a ottobre 2022.
La Guida è composta da:
- una mappatura (tra investimenti del PNRR e le schede tecniche) delle singole misure del
PNRR rispetto alle “aree di intervento” che hanno analoghe implicazioni in termini di vincoli
DNSH (es. edilizia, cantieri, efficienza energetica). Si segnala a tal proposito che
l’associazione proposta non ha carattere vincolante e sarà cura dell’amministrazione
selezionare le schede applicabili. - schede di autovalutazione dell’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici per
ciascun investimento contenenti l’autovalutazione che le amministrazioni hanno condiviso
con la Commissione Europea per dimostrare il rispetto del principio di DNSH. - schede tecniche relative a ciascuna “area di intervento”, nelle quali sono riportati i riferimenti
normativi, i vincoli DNSH e i possibili elementi di verifica - check list di verifica e controllo per ciascun settore di intervento, che riassumono in modo
sintetico i principali elementi di verifica richiesti nella corrispondente scheda tecnica. - appendice 1 riassuntiva della Metodologia per lo svolgimento dell’analisi dei rischi climatici
come da Framework dell’Unione Europea (Appendice A, del Regolamento Delegato (UE)
che integra il regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio.
La guida operativa DNSH è consultabile sul sito web di Italia Domani, dove sono disponibili anche i documenti di sintesi delle principali modifiche apportate alla versione di ottobre 2022 e le schede e le check list in formato Excel.
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Mi sono laureato in Economia Aziendale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia e sono da sempre appassionato di innovazione e tecnologia.
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Sono autore di vari articoli specialistici e speaker in seminari e convegni di settore.
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