Contributo in conto capitale

CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE

Il contributo in conto capitale è spesso confuso con il contributo in conto impianti.

I contributi in conto capitale sono quelli che sono finalizzati ad un potenziamento della struttura patrimoniale generale dell’azienda e vengono erogati senza che ci sia l’obbligo di realizzare un particolare investimento materiale o immateriale.

I soldi ricevuti non andranno restituiti.

Trattamento fiscale del contributo in conto capitale

La disciplina di questi contributi è indicata all’art. 88, comma 3, lett.b) del TUIR:
“sono inoltre considerati sopravvenienze attive… i proventi in denaro o in natura conseguiti a titolo di contributo o di liberalità, esclusi i contributi di cui alle lettere g) e h) del comma 1 dell’art. 85 [contributi in conto esercizio] e quelli per l’acquisto di beni ammortizzabili indipendentemente dal tipo di finanziamento adottato [contributi in conto impianti]. Tali proventi concorrono a formare il reddito nell’esercizio in cui sono stati incassati o in quote costanti nell’esercizio in cui sono stati incassati e nei successivi ma non oltre il quarto”.

La tassazione dei contributi in conto capitale avviene pertanto secondo il criterio di cassa con facoltà per l’azienda di rateizzare l’importo dovuto fino ad un massimo di 5 anni dall’incasso.

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