Certificati Bianchi: Cosa Sono e Come Funzionano

I certificati bianchi, ufficialmente conosciuti come titoli di efficienza energetica (TEE), rappresentano un’importante opportunità nel campo dell’efficienza energetica in Italia. Introdotti nel 2005, questi strumenti hanno come obiettivo principale quello di incentivare il risparmio energetico attraverso progetti concreti di efficienza energetica. 

Cosa Sono i Certificati Bianchi

Definizione di Certificato Bianco

I certificati bianchi, noti anche come titoli di efficienza energetica (TEE), sono strumenti che attestano il risparmio energetico conseguito attraverso interventi di efficienza. Introdotti in Italia con il decreto ministeriale del 20 luglio 2004 e in vigore dal gennaio 2005, rappresentano un incentivo per ridurre il consumo energetico. Ogni certificato corrisponde al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP), e il valore dei TEE viene determinato dalla quotazione che assume in un mercato di scambio regolamentato (attualmente 260 € a TEP o TEE). Gli interventi che generano questi certificati possono riguardare sia il settore civile che quello industriale, coprendo una vasta gamma di misure di efficienza energetica.

Funzione e Obiettivi dei Certificati Bianchi

I certificati bianchi hanno come obiettivo principale quello di promuovere l’efficienza energetica e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici stabiliti a livello nazionale ed europeo. Sono stati concepiti per incentivare interventi che altrimenti non verrebbero realizzati a causa delle difficoltà di finanziamento. Attraverso il meccanismo dei TEE, i distributori di energia elettrica e gas naturale sono obbligati a conseguire determinati obiettivi di risparmio energetico, incentivando così progetti di efficienza energetica in vari settori.

Il Ruolo del GSE nei Certificati Bianchi

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è l’ente responsabile della gestione e della verifica dei certificati bianchi. Il GSE valuta e certifica i risparmi energetici ottenuti attraverso progetti di efficienza energetica realizzati da soggetti proponenti. Inoltre, il GSE emette i certificati bianchi e gestisce il mercato dei TEE, consentendo la compravendita tra vari attori economici. La sua funzione è cruciale per garantire la trasparenza e l’efficacia del meccanismo, monitorando anche il rispetto degli obiettivi di risparmio energetico stabiliti dalla normativa.

Come Funzionano i Certificati Bianchi

Il meccanismo dei certificati bianchi è progettato per promuovere un regime obbligatorio di risparmio energetico, principalmente per i distributori di energia elettrica e gas che servono oltre 50.000 clienti finali. Questi distributori devono raggiungere specifici obiettivi di risparmio energetico, che possono essere conseguiti attraverso la realizzazione di progetti di efficienza energetica oppure mediante l’acquisto di titoli da soggetti che hanno già ottenuto risparmi. Ogni certificato bianco rappresenta un risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP), e il sistema prevede la possibilità di scambio dei TEE su una piattaforma di mercato gestita dal GME, dove i prezzi variano in funzione della domanda e dell’offerta.

Tipologie di Interventi Incentivati

I certificati bianchi incentivano una varietà di interventi di efficienza energetica, raggruppati in quattro categorie principali. Queste includono il risparmio di energia elettrica, il risparmio di gas naturale, il risparmio di altri combustibili per autotrazione e il risparmio di combustibili non per autotrazione. Gli interventi possono spaziare dall’installazione di sistemi di illuminazione a LED, alle caldaie ad alta efficienza, fino a sistemi di isolamento termico e iniziative nel settore della cogenerazione. Ogni intervento deve garantire significativi risparmi energetici per accedere ai certificati e, pertanto, è essenziale che vengano seguite regole di funzionamento ben definite.

Risparmi Energetici e Titoli di Efficienza Energetica (TEE)

I risparmi energetici realizzati attraverso gli interventi incentivati dai certificati bianchi vengono misurati in tonnellate equivalenti di petrolio (TEP). Un TEP corrisponde a precise quantità di energia elettrica e termica risparmiata. Per esempio, il valore energetico di un TEP è equivalente a 11.628 kWh per i combustibili e a 5.347,59 kWh per i consumi elettrici. La quantità di TEE emessi è direttamente proporzionale al risparmio energetico generato, e ogni titolo ha una validità di cinque anni, estendibile a otto anni per interventi di isolamento termico. 

Ottenere i Certificati Bianchi

Per accedere al meccanismo dei certificati bianchi, è necessario presentare una richiesta formale al GSE, che deve contenere dettagli specifici sul progetto di efficienza energetica e la metodologia di calcolo dei risparmi attesi. La richiesta deve essere inviata prima dell’inizio dei lavori e deve rispettare le linee guida stabilite dal GSE. L’ente ha l’obbligo di fornire un riscontro entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta. 

Chiedere i Certificati Bianchi: Procedura

La procedura per richiedere i certificati bianchi prevede che il soggetto proponente presenti un progetto dettagliato al GSE. La richiesta deve includere informazioni sui risparmi energetici previsti e sulla tipologia di intervento. Una volta ricevuta, il GSE verifica la conformità del progetto e rilascia i TEE corrispondenti al risparmio energetico ottenuto.
La domanda è tipicamente presentata con il supporto di una ESCO, di un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia).

È essenziale seguire attentamente tutte le procedure e i requisiti stabiliti per garantire un esito positivo e massimizzare l’efficacia dell’intervento di efficienza energetica proposto.

Documentazione Necessaria

Per la richiesta dei certificati bianchi, è necessaria una documentazione specifica che includa una descrizione dettagliata del progetto, le metodologie di calcolo dei risparmi energetici e le certificazioni richieste per l’ente proponente. Inoltre, è fondamentale presentare un piano di monitoraggio che attesti il raggiungimento ed il mantenimento nel tempo dei risparmi energetici previsti. 

Certificati Bianchi per Diverse Applicazioni

Certificati Bianchi e Fotovoltaico

Dal 2017, il meccanismo dei certificati bianchi non prevede più l’assegnazione di titoli di efficienza energetica per impianti fotovoltaici.

Certificati Bianchi per la Cogenerazione

La cogenerazione ad alto rendimento (CAR) è un intervento incentivato dai certificati bianchi, che offre opportunità significative per migliorare l’efficienza energetica. Gli impianti di cogenerazione devono dimostrare un risparmio energetico più elevato rispetto alla produzione separata di calore ed elettricità. Attraverso questo meccanismo, le unità possono ottenere certificati bianchi per un periodo variabile tra 5 e 15 anni, a seconda delle caratteristiche dell’impianto e della sua data di entrata in esercizio, incentivando così l’adozione di tecnologie sostenibili nel settore energetico. Si tratta di una applicazione specifica del Certificati Bianchi che ha una normativa dedicata.

Certificati Bianchi per i trasporti

Le azioni realizzate nel campo dei trasporti per ottenere un risparmio nei consumi finali di energia possono beneficiare del sistema di incentivi dei Certificati Bianchi (CB), noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

Tra gli interventi ammissibili: 

     • acquisto/sostituzione di flotte veicolari e flotte per il trasporto pubblico a trazione elettrica, gas naturale, GNL, GPL, ibride o a idrogeno;

     • acquisto di flotte di mezzi di trasporto non a trazione elettrica e alimentati da uno o più combustibili anche diversi da gas naturale, GNL, GPL o idrogeno;

     • acquisto di flotte di veicoli elettrici alimentati a energia rinnovabile;

     • efficientamento energetico di mezzi di trasporto alimentati a combustibili fossili;

     • adozione di misure comportamentali (e.g. sistemi di segnalazione e gestione efficienti, sistemi di analisi dati sui consumi di singoli impianti, utenze e veicoli);

     • acquisto di flotte di treni più efficienti per il trasporto ferroviario passeggeri e/o merci nazionale, di treni per il trasporto passeggeri regionale e di mezzi su rotaia per il TPL;

     • acquisto di flotte di navi adibite al trasporto persone e/o merci, sostituzione dei gruppi motore, installazione di sistemi di propulsione/alimentazione alternativa per l’efficientamento di mezzi di trasporto navale alimentati a combustibili fossili;

     • acquisto di flotte di aerei per il trasporto passeggeri e/o merci, sostituzione dei sistemi di propulsione con altri a maggiore efficienza, interventi mirati all’ottimizzazione aerodinamica di aerei.

Cumulare i Certificati Bianchi: Vantaggi e Limitazioni

I certificati bianchi presentano vantaggi e limitazioni, in particolare riguardo alla loro cumulabilità con altri incentivi.

Non è possibile cumulare i certificati bianchi con altri incentivi statali per lo stesso progetto, come le detrazioni fiscali.

Tuttavia, possono essere combinati con finanziamenti locali, regionali e comunitari, oltre a contributi in conto interesse e agevolazioni fiscali per investimenti in efficienza energetica.

Quello della cumulabilità è un tema molto complicato che è opportuno affrontare con degli specialisti nel settore della finanza agevolata valutando il singolo caso specifico.

Considerazioni Finali sull’Utilizzo dei Certificati Bianchi

I certificati bianchi rappresentano un’importante opportunità per aziende e pubbliche amministrazioni che intendono investire in efficienza energetica. È cruciale seguire le procedure corrette e presentare progetti che soddisfino i requisiti per ottenere i titoli. Con l’evoluzione delle normative e degli incentivi, è fondamentale rimanere aggiornati sulle opportunità disponibili e considerare l’assistenza di esperti nel settore per massimizzare i benefici derivanti da questo meccanismo, assicurando così un utilizzo ottimale dei fondi e delle risorse disponibili.

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